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Quando assumere un allenatore di golf

December 4, 2017

Se ami il golf e se vuoi trasformarlo nella tua professione lavorativa, allora potresti iniziare a considerare l’ipotesi di assumere un coach personale. Come per ogni tipo di sport, anche nel golf il passaggio al livello professionistico richiede l’aiuto di un allenatore in grado di seguirti e consigliarti su ogni aspetto della tua preparazione: dall’alimentazione alle sedute di training in palestra, dall’approccio tattico e a quello tecnico, dall’allenamento al tipo di equipaggiamento da utilizzare.
Per diventare un giocatore professionista, anche detto “giocatore pro” o “tournament players” è importante fare molta esperienza sul campo. In quest’ottica, l’aiuto di un allenatore può essere davvero prezioso per prepararti al meglio ai diversi tornei organizzati sia in Italia che all’estero.
Tra le manifestazioni più importanti, riservate ai professioni, vi sono:
– Lo European Tour
– I Challenge Tour
– Gli Alps Tour
Lo European Tour è considerato come la Serie A del golf. Accedere a questo livello garantisce la possibilità di mantenersi e di potersi permettere anche un equipe personale con coach e fisioterapista al proprio seguito. I Challenge sono, invece, paragonabili alla Serie B anche se non hanno la stessa equivalenza economica. A livello Challenge potersi permettere un allenatore esclusivo richiede molti più sacrifici.
Gli Alps Tour sono, invece, il livello professionistico più basso del golf e potrebbero essere paragonati alla Serie C. Questi tornei rappresentano il primo vero banco di prova per i golfisti che desiderano trasformare la loro passione in un vero lavoro.
Per accedere ai tornei Alps Tour, Challenge Tour e European Tour è necessario superare una prova di selezione che si tiene annualmente a fine stagione. Solo i giocatori che riescono a superare tale prova ottengono il “titolo” per partecipare a queste competizioni. Per lo European Tour e per il Challenge Tour la prova di accesso è la medesima mentre, per gli Alps Tour, vi è una selezione a se stante.
La partecipazione a questi tornei consente di passare dalla categoria di “dilettanti” a quella di “professionisti”. In questa fase, dunque, è importante avere un coach al proprio fianco per avviare al meglio il proprio percorso professionale.
Molti giocatori assumono anche un “mental coach”. A differenza di un allenatore normale, il mental coach ha come obiettivo quello di curare soprattutto l’aspetto mentale e l’approccio alle gare. Spesso, infatti, la componente emotiva è quella che distingue un giocatore esperto da uno professionista. Il golf, infatti, è uno sport in cui la concentrazione, il controllo dello stress e la gestione del fattore emotivo e della pressione psicologica rivestono un ruolo fondamentale.
La sinergia tra coach e mental coach consente di ottenere i massimi risultati e di sfruttare al meglio le proprie doti tecniche e atletiche.
Ovviamente, sia la scelta dell’allenatore che del mental coach, dipendeno molto dalla propria disponibilità economica.

Come colpire la pallina da golf – preparazione e pratica

November 25, 2017

Uno degli elementi principali nella tecnica di un buon golfista è rappresentato dal modo in cui si colpisce la palina. Trovare il giusto assetto e il perfetto punto di impatto richiede molto esercizio e molta pratica sul campo.
Per prima cosa è necessario avere la giusta posizione del corpo: colpire la pallina è solo l’ultimo passaggio di un movimento armonico che coinvolge più muscoli e che richiede grande abilità e concentrazione.
In quest’ottica, la preparazione al colpo e la rotazione del busto sono fondamentali per raggiungere il giusto impatto. È fondamentale essere fluidi e fare uno swing ampio, evitando di irrigidire troppo i muscoli per paura di mancare l’obiettivo. Oltre alla posizione del corpo è importante considerare anche la posizione delle mani che devono essere sempre poste in avanti rispetto alla testa del bastone.
Tutti i giocatori professionisti mantengono questo tipo di impugnatura per poi distendere il braccio destro in modo da dare la giusta ampiezza e la giusta precisione al colpo. I mancini, ovviamente, distendono l’arto inverso.
La faccia del bastone deve colpire in maniera piena la palla, alzando anche una zolla d’erba. In questo modo, il colpo sarà solido e ben piazzato e avrà la giusta lunghezza e la necessaria curvatura.
Altro elemento importante, è dato dal peso del corpo che deve essere rivolto sempre in avanti, generalmente facendo pressione sul piede sinistro. Portando il peso all’indietro e alzando troppo le spalle rischi, invece, di sbilanciarti e di colpire la palla dal basso verso l’alto, facendola innalzare o, addirittura, colpendo l’erba e mancando il bersaglio.
Anche la posizione del polso è molto importante: il polso destro, per tutta la durata dell’impatto, deve essere disteso e ben solido, mentre, il polso sinistro, deve essere piatto. Nei giocatori mancini, come avviene per l’impugnatura, anche la posizione del polso va invertita, lasciando piatto quello destro e mettendo in estensione il polso sinistro.
Oltre ad una preparazione tecnica e teorica, ottenere il giusto impatto e imparare a colpire correttamente la pallina richiede molta pratica e molto esercizio sul campo. Solo giocando, provando e, perché no, anche sbagliando, riuscirai ad acquisire la fluidità necessaria per raggiungere l’impatto perfetto.

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